Storia del Principato degli Acaja
Nel 1259 muore Tommaso II di Savoia, gli succede il figlio Tommaso III, che toglie Torino a Guglielmo VII, marchese del Monferrato. Alla morte di Tommaso, il fratello minore, Amedeo V il grande, eredita la contea di Savoia al posto del figlio di Tommaso III, Filippo, a cui però riconosce gran parte dei possedimenti piemontesi.
Filippo di Savoia, con l’atto di transizione del 1295, assume il governo delle province sabaude al di qua delle Alpi; nel 1301 sposa Isabella di Villehardouin, Principessa di Acaja e Morea (territori greci posto sotto la giurisdizione di Michele Paleologo), ne acquisisce il titolo e sceglie Pinerolo come residenza e capitale dei suoi domini. Inizia un principato che durerà più di un secolo: il titolo di Principe di Acaja passerà infatti al figlio Giacomo (dal 1334 al 1367) e ai suoi figli, Amedeo (morto nel 1402) e Ludovico (morto nel 1418).
La corte si installa nel castello di Monte Pepino, alla sommità di San Maurizio, e si dimostra interessata soprattutto a feste e divertimenti. Filippo potenzia e rinforza il castello di Miradolo(che diviene famoso come Castrum e come villa) e riceve fedeltà dai paesi di Frossasco e di Cumiana, dove in frazione Costa erge il castello appartenuto ai signori di Rivalta e ai Falconieri.
Muore nel 1334, gli succede il figlio Giacomo che avvia una contesa con casa Savoia, per ottenere il possesso della signoria di Ivrea: ne nasce una sanguinosa guerra civile. Giacomo promuove anche numerosi interventi atti a migliorare il sistema difensivo di Pinerolo: ammoderna le mura, costruisce gli spalti e restaura le porte.
Muore nel 1367 e, col suo erede Amedeo, scoppia una guerra tesa a riportare i territori degli Acaja sotto il controllo diretto dei Savoia: durante il conflitto viene distrutto il castello di Frossasco e la città di Pinerolo subisce un duro assedio. In questo periodo si verifica un altro evento particolarmente drammatico: il 4 ottobre 1367 Amedeo VI fa rinchiudere nel castello di Avigliana Filippo II d'Acaja, che deve rispondere ad una lunga serie di accuse: dal tradimento alla devastazione provocata dai suoi soldati. Filippo viene condannato a morte e la sentenza è eseguita il 21 novembre: mediante annegamento nella acque del Lago Grande di Avigliana.
Amedeo di Acaja muore nel 1402 e gli succede il fratello Ludovico: uomo pacifico che si occupa soprattutto di riforme legislative. Figlio cadetto di Giacomo, nato nel 1366, riprende la guerra col Monferrato e partecipa con Amedeo VIII alla campagna contro il marchese di Saluzzo. Nel 1405 fonda l’università di Torino, partecipa al concilio di costanza, si adopera per ricomporre lo scisma di occidente. Muore nel 1418 senza eredi legittmi, mentre, da un suo figlio naturale, anche lui di nome Ludovico, inizia la dinastia dei signori di Racconigi che durerà fino all’inizio del 1600. Con la sua morte, avvenuta a Torino nel 1418, si estingue questo prestigioso ramo e l'amministrazione del dominio piemontese è trasferita a Torino (sotto il controllo di Amedeo VIII): Pinerolo cessa, nel 1431, di essere capitale della regione subalpina.